Venezia oggi è torrida. L’odore afoso dei canali avvolge la città, una luce gigantesca sbatte ovunque e il signor L. non ha tregua, nemmeno nello studio al piano terra, è appena ritornato da Parigi e già non vede l’ora di ripartire. Davanti agli occhi ha l’olmo che Berlinde De Bruyckere ha esposto alla Biennale, nel padiglione belga, un grande corpo muto e sradicato bendato da fogli cerati e da stracci, in un tentativo di tenere insieme ciò che è stato abbattuto e adesso non può che avviarsi alla decomposizione. Non si tratta di un’immagine armonica e dunque del rinvio a un pensiero relativista o postmoderno, bensì di uno strappo nell’antropologia che pare aver liberato l’uomo dai vincoli del proprio corpo, lasciandone a terra le vestigia, i residui, la struttura disarticolata. Pare di vedere ancora il bagliore della fiammata che lo ha ridotto in quel modo. Pare di sentirne la vampata. Il signor L. sbuffa, l’estate a Venezia è davvero calda.
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ci vorrebbe un temporale…. 🙂
Il signor L. farà una danza propiziatoria 🙂
Signor L. siamo in due a non avere tregua.
Lei si mette nei guoi, Tilla, vivere a roma e soffrire il caldo 🙂
Mettermi nei guai è la mia occupazione principale, signor L.
Lei è piuttosto simpatica, Tilla, bisogna che andiamo a suonare i campanelli insieme. 🙂
Tilla, non si fidi.
Potrei unirmi a lei, signor L. e alla signoraTilla nel suonare i campanelli?
🙂
Il Signor Gildo Priblic scrive di non fidarsi…
Credo scherzi!:-)
Sono un po’ più a nord ma non è che si stia meglio… preferisco il fresco. Ah, la Biennale… Devo ancora andarci quest’anno.
La Biennale è sempre molto interessante, una babele di linguaggi che spesso apre la strada a ciò che sarà. Faccia una bella passeggiata, GG. 🙂
un po’ di malinconia Signor Elle. spero tutto prosegua per il meglio.
un caro saluto.
Ludmilla